La riforma del tfr

Consulta l'Associazione Tre Giugno 1997 per chiarimenti su problematiche di lavoro derivanti da mancata applicazione di leggi e regolamenti.

  • Fondi pensione
  • Leggi su invalidi
  • Mobbing
  • Fumo passivo
  • Rispetto norme contrattuali
  • Leggi sulla sicurezza sul lavoro
  • Controversie di lavoro

Tutti i martedì di ogni mese un avvocato è presente presso i locali di Piazza S. Marcello 5 - Roma, a disposizione dei cittadini, assieme ai volontari dell'Associazione.

Per aderire all'Associazione basta un versamento mensile di euro 5,16 sul C/C n. 400852049 presso l'agenzia Roma 70 della Banca di Roma cab: 03270, abi: 3002.3, iban: IT 45 M 03002 03270 000400852049.

Link


In questo periodo si parla molto di TFR: leggiamo un estratto del volantino di Gennaio dell'Associazione che potrà chiarire alcuni dubbi a riguardo.

TFR – UN GRATTACAPO DA RISOLVERE

Entro il 30 giugno 2007 ciascun lavoratore dovrà scegliere, con appositi moduli indicati dal governo, dove destinare il proprio TFR maturando (futuro).

Riportiamo brevi segnalazioni di alcuni iscritti sicuramente utili per districarsi in un argomento così inusuale:

Il lavoratore effettua una scelta

1- il lavoratore sceglie di mantenere il TFR futuro presso il datore di lavoro. In tal caso, il TFR maturando verrà depositato a nome del lavoratore presso un fondo speciale all’INPS.

Con questa scelta, rimangono invariate le normative già esistenti per quanto concerne erogazioni di anticipi sulla liquidazione e, al termine del rapporto di lavoro, il TFR sarà corrisposto al lavoratore in unica soluzione dal datore di lavoro.

Questa scelta può essere revocabile ovvero, in qualsiasi momento, il lavoratore potrà decidere di trasferire le somme maturate dal fondo speciale dell’INPS ad un Fondo integrativo complementare.

2- il lavoratore sceglie di aderire ad un Fondo tra quelli approvati dall’organo governativo di controllo e/o al Fondo Pensione a cui già aderisce (iscritti nel registro COVIP).

In questo caso, l’azienda provvederà ad inviare la quota TFR maturando al fondo indicato. Tale scelta amplia la possibilità di erogazione di anticipi sul TFR.

Oltre le previste modalità che regolano attualmente il TFR, sarà possibile avere un anticipo del 30%, del maturato per esigenze varie, dopo otto anni di contribuzione al Fondo.

Al termine del rapporto di lavoro i dipendenti assunti prima del 1993 ( già iscritti a un fondo negoziale) potranno chiedere la liquidazione al Fondo di appartenenza di tutta la somma maturata in contante, oppure il 50% in contante e 50 % in vitalizio, oppure scegliere tutta la somma in vitalizio.

Per quanto riguarda invece i lavoratori assunti dopo il 29 aprile 1993 questi ultimi potranno scegliere tra la possibilità di avere il 50% in contante e il 50% in vitalizio oppure il 100% in vitalizio.

Questa scelta, non più revocabile, lascerà ai lavoratori solamente la possibilità di cambiare Fondo ogni due anni.

Il lavoratore non effettua una scelta

Nel caso in cui il lavoratore non effettui alcuna scelta entro il termine del 30 giugno prossimo, ma è comunque già iscritto ad un fondo riconosciuto Covip, l’Azienda devolverà la quota TFR maturando al Fondo in questione. Per tutti quelli che non sono iscritti ad un Fondo le relative spettanze saranno accantonate in un Fondo Inps (diverso da quello istituito per il mantenimento del TFR con modalità esplicita – vedi paragrafo 1) che verrà gestito come tutti gli altri fondi pensione.

 

A quanto ammonta il TFR? È un tredicesimo dello stipendio annuo lordo (6.91).

A quanto ammonta la rivalutazione annua del TFR? La rivalutazione annua garantita è pari all’1,50 dello stipendio lordo maggiorata del 75% dell’indice Istat di quell’anno.

Tutti gli accantonamenti TFR presso le aziende sono garantiti da un Fondo di Garanzia acceso presso l’Inps che interviene in caso di inadempienza delle aziende.

Dati di rendimento a confronto:

Anni 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
TFR 2,63 3,08 3,54 3,22 3,50 3,20 2,48 2,63
FondoPens.Pers.BdR 2,82 2,31 3,52 3,22 2,97 2,31 3,83 5,18

 

Principali fondi pensione negoziali, somma dei rendimenti ottenuti negli ultimi 5 anni (da "La Repubblica" genn. 07):

Metalmeccanici 16,84 - Chimici 24.86 - Telefonici 23.07 - Petroliferi 25.72

Per tutte quelle problematiche più specifiche rimandiamo al decreto legislativo (252/05).

Per ogni dubbio scrivi all’avvocato a disposizione per i chiarimenti (e-mail).

Importante – Se decidi di scegliere un fondo, oltre le capacità di reddito è indispensabile controllare tutti i costi di gestione.

Link