La costellazione di Ercole

Durante la primavera le costellazioni invernali lasciano pian piano il posto a quelle estive. In questi mesi è ancora possibile osservare le costellazioni di Orione, Cane Maggiore, Toro, ma con il passare dei giorni, queste tramontano sempre prima, andando gradualmente a scomparire sotto l'orizzonte.

Ecco allora che verso est iniziano a sorgere le costellazioni che ci accompagneranno nelle notti estive. Tra queste, spicca Ercole, che pur non contenendo stelle molto luminose, è facilmente individuabile. Al centro troviamo un trapezio di quattro stelle, collocato tra le luminose Arturo, nel Bifolco e Vega, nella Lira (nella foto, in basso a sinistra). In alternativa, per individuare la costellazione, possiamo seguire l'allineamento delle stelle Delta, epsilon e Zeta dell'Orsa Maggiore.

La stella principale, Alfa, o Ras Algethi (in basso a destra, nella foto), è una stella doppia formata da una supergigante rossa variabile e dalla sua piccola compagna verde-azzurra. Le altre stelle sono più difficili da individuare, ma bisogna menzionare Zeta, un altro sistema doppio, osservabile comodamente tramite un piccolo telescopio.

Ercole

La costellazione di Ercole, però, contiene un oggetto molto importante per gli astronomi ma anche per i semplici astrofili: si tratta di M13, il più luminoso ammasso globulare dell'emisfero boreale. Chiamato anche "grande ammasso globulare di Ercole", è uno dei pochi oggetti di questo tipo ad essere visibile ad occhio nudo. Lo possiamo individuare nel lato superiore del trapezio, tra le stelle Eta e Zeta. Osservato ad occhio nudo, appare come una stella sfocata, mentre con un binocolo si nota già il suo alone di luce. Con un telescopio i dettagli si fanno più evidenti ed è possibile notare la grande densità di stelle al centro che diminuisce allontanandosi verso le regioni esterne.

Un altro ammasso, M92, è individuabile a sinistra del trapezio: simile ad M13, risulta però più compatto osservato con un telescopio.

La costellazione di Ercole può essere osservata, non sempre totalmente, per gran parte dell'anno: il momento migliore è giugno, quando passa in direzione sud alla mezzanotte. Già dalla primavera, però, è possibile osservarla nella sua totalità ad est, in prima sera.

Nella mitologia, Ercole, dotato di una forza sovrumana, fu costretto da Euristeo re di Tirinto, ad affrontare le dodici fatiche, tra cui l'uccisione del leone nemeo, che viene ricordato nell'omonima costellazione zodiacale. Ercole uccise Nesso, centauro che insidiava sua moglie Deianira. Nesso, morente, consigliò Deianira di far indossare ad Ercole la sua camicia, per assicurarsi l'amore eterno del marito. Ma la camicia, sporca ancora del sangue di Nesso, uccise Ercole, il quale, per volere del padre Giove, venne portato in cielo accanto gli altri dei.