La costellazione della Lira

La costellazione della Lira è ben visibile nella stagione estiva: pur essendo piccola è facilmente individuabile grazie alla sua stella principale, Vega, una delle più brillanti di tutto il cielo. Vega è uno dei vertici del cosiddetto "Triangolo Estivo", assieme a Deneb ed Altair delle vicine costellazioni del Cigno e dell'Aquila.

Per trovare Vega possiamo usare proprio Deneb, la coda del Cigno, spingendoci in direzione sud-ovest da essa. Vega, la stella Alfa della costellazione, è una stella bianco-azzurra. Tra circa 12000 anni, per effetto della precessione degli equinozi, Vega diventerà la stella Polare, al posto di Alfa Ursae Minoris. Le altre stelle della costellazione sono tutte poco brillanti e difficili da individuare ad occhio nudo: menzioniamo Beta, o Sheliak, una piccola stella doppia le cui componenti sono distinguibili con un telescopio, ed Epsilon, una "doppia doppia": infatti, con un telescopio possiamo notare che le due stelle che la compongono sono a loro volta stelle doppie, per un totale di quattro astri.

La costellazione della Lira

Tra Beta e Gamma possiamo individuare M57, una nebulosa planetaria chiamata anche "Anello di Fumo" per la sua forma caratteristica.

La Lira rappresenta lo strumento musicale usato da Orfeo per accompagnare il suo canto, con cui poteva commuovere anche le pietre. Secondo la leggenda, questa lira fu realizzata da Mercurio e fu la prima mai costruita. Mercurio la utilizzo per ammansire Apollo, al quale aveva rubato del bestiame, regalandogliela come risarcimento. Successivamente, Orfeo la utilizzò per convincere Plutone, re dei morti, a restituirgli la moglie Euridice; ma Orfeo, non resistendo alla tentazione, guardò Euridice prima di tornare in superficie, e la perdette per sempre.